Scordia è una realtà che ha da sempre sfornato innumerevoli talenti, basti pensare alle collaborazioni di artisti locali locali con i big della scena musicale. Non solo musica, infatti, dal 29 maggio sarà presente alla “Biennale di Ceramica” di Caltagirone il maestro Pippo Sesto, con l’esposizione di due opere.
Il progetto “Biennale della Ceramica e delle Architetture di Paesaggio” si realizza per la promozione di un sistema culturale che tramite l’ integrazione tra arte, architettura e paesaggio contemporaneo, diventi fucina e attrattiva turistico-culturale.Il progetto intende essere anche promotore di sviluppo della città di Caltagirone supponendone le esperienze artistiche vissute negli ultimi anni nella gestione operativa di strutture museali contemporanee, tra queste il Palazzo Ceramico nella sede di Palazzo Reburdone che ospiterà la Biennale, uno dei più significativi palazzi della città di Caltagirone.
Le finalità del progetto concorrono allo sviluppo di interventi specifici di valorizzazione dei Musei Civici calatini e attività di comunicazione e promozione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico.La Biennale si propone come occasione e strumento di crescita per la collettività ed in particolare per le nuove generazioni.

La storia artistica di Pippo Sesto si protrae nel tempo e da più di cinquant’anni. Infatti, esordisce come pittore in una mostra collettiva organizzata dal giornale “La Sicilia” di Catania, nel 1965, intitolata “La luna e l’arte” in occasione dello sbarco dell’uomo sulla luna, partecipando a diverse mostre collettive, confrontandosi con svariati artisti su temi che riguardano il Vietnam, le lotte studentesche e operaie.
Il pittore Santo Marino nella presentazione di una mostra scriverà: “Pippo Sesto, giovane artista, si preoccupa profondamente dei fatti umani e delle lotte della classe operaia”.
S
uccessivamente lavora presso un laboratorio di ceramica a Roma, come direttore artistico, dopodiché vince un concorso a Venezia per la sovrintendenza ai Beni Culturali. La sua terra, però, è da sempre un richiamo costante e decide di tornare in Sicilia, dove intensifica l’attività artistica presso il suo laboratorio di ceramica.
Realizza numerose opere per scuole, chiese e privati. Partecipa a numerose collettive e premi d’arte contemporanea. Negli anni ’70 ed ’80 esegue lavori presso il cimitero di Scordia. Nel 1983 viene invitato a Milano ad una collettiva d’arte assieme ad Arturo Vermi, Agostino Ferrari ed altri. In questa mostra il critico d’arte Claudio Annarratore scriverà sul “Corriere della Sera” che: “Le opere del maestro Sesto, emanano una luce mediterranea che abbaglia l’animo dell’osservatore.”
Nel 1986, a Caltagirone, gli viene assegnato il Primo premio per la sezione artisti, alla Decima Biennale della Ceramica Siciliana. Collabora per alcuni anni con la redazione del periodico del Comune di Scordia “Nella Città”, e gli è affidata una pagina, intitolata “La vignetta di Pippo Sesto”. Dal 1995 in poi tiene corsi di ceramica per studenti, lavoratori e disoccupati. Nell’agosto 1998 il Comune di Castel di Lucio, il paese di “Fiumara d’arte”, allestisce una personale, voluta direttamente daAntonio Presti. Nel 1999 gli Assessorati alla Cultura del Comune di Scordia e di Caltagirone danno vita ad una mostra personale itinerante, dell’artista Pippo Sesto, in cui viene evidenziata una tecnica innovativa e sperimentale della ceramica. Nel 2000, in occasione del centenario della nascita di Ettore Majorana, gli viene commissionato un bassorilievo in terracotta dell’illustre fisico, che è tutt’ora allocato nell’atrio interno del Liceo Scientifico di Scordia.