— Biografia

 

Pippo Sesto, Siciliano, nasce a Scordia nel 1946. Durante i primi anni dell’infanzia è fortemente attratto dal ritratto del nonno materno, quadro che la famiglia teneva in casa appeso al di sopra di un vecchio comò in stile arte povera-contadina, di fine Ottocento. Il ritratto era motivo di orgoglio in quanto opera di un pittore piuttosto noto, GIUSEPPE BARCHITTA, attivo nella Sicilia orientale del primo novecento e zio della madre. Di quel ritratto, Pippo Sesto ne ricorda bene ancora oggi, il realismo espressivo del volto raffigurato. Nonostante l’età ancora giovanissima, quasi infantile, si dilettava spesso ad osservare e studiare i particolari e i tratti e da qui la tecnica descrittiva-decorativa, i giuochi e gli effetti del chiaroscuro cromatico. Da questa prima esperienza visiva emerge lo spirito e la coscienza artistica di Pippo. Anche il padre Alfio, stimola l’interesse al disegno del giovane artista. Spesso gli regala colori e carta da disegno e seduto sulle sue ginocchia, apprende le prime nozioni di disegno e ad imparare a colorare. Nella scuola dell’obbligo, gli insegnanti di educazione artistica sono quelli che segue più attentamente e che gli suscitano maggiore interesse, tra cui il pittore Santo Marino che fa sbocciare in Pippo lo spirito creativo e la passione per la pittura a forte tinte e ad impronta sociale. Pippo Sesto si è sempre distinto sin da giovane per un’indole ribelle ma arguta che gli ha creati non pochi problemi nei rapporti con i suoi insegnanti. Nonostante il periodo turbolente della scuola dell’obbligo, si dedica alla realizzazione di carri allegorici, presso il laboratorio del Sig. Pedi, in occasione del carnevale. L’attività e l’acquisizione della modellazione della cartapesta gli permette di sviluppare la sua abilità manuale. Un personaggio importante da cui ha appreso l’arte del dipingere è stato l’anziano maestro pittore decoratore di Carretti Siciliani, il maestro “Sig. Lombardo”. Dopo la scuola Media, frequenta dal 1963 al 1969 il Liceo Artistico di Catania, ove ha come maestri : Nino Brancato, Carmelo Signorelli, Elio Romano , Eugenio Russo, Matteo Barretta che gli trasmettono l’amore verso l’Arte accrescendo le sue capacità creative, tecniche e artistiche. Il suo esordio artistico avviene giovanissimo, ancora studente liceale. Partecipa, da tesserato e militante del Partito Comunista Italiano a numerose collettive d’arte organizzate dallo stesso partito. I temi ricorrenti delle sue opere trattavano della vita e dei fatti quotidiani di contadini e di operai che quotidianamente affrontavano la loro esistenza con le sofferenze e ristrettezze economiche a causa della disoccupazione o dello sfruttamento da parte dei “padroni”, nonché, delle lotte studentesche che incominciavano ad apparire nello scenario politico col sopraggiungere da qui a qualche anno del “Maggio Francese”, quindi il “sessantotto” in senso globale.

1965 –  Per la prima volta espone fuori del suo paese, a Catania. Il Quotidiano “ La Sicilia” organizza una grande mostra collettiva d’arte contemporanea intitolata “La luna e l’Arte” in omaggio ai primi lanci spaziali.

Il quattro aprile del 1968, viene assassinato Martin Luther King: si dedica ad una serie di opere in cui denuncia il razzismo americano e nel mondo. Sarà a Messina per la festa dell’Unità, in cui esporrà un suo lavoro sul tema.

1970 – Consegue il titolo di Maestro d’Arte presso la scuola statale d’Arte di Catania.

1971 – Si iscrive all’Accademia di Belle Arti, prima a Catania e dopo a Roma ma non completa gli studi accademici per gli impegni di lavoro che lo tengono occupato per gran parte del tempo. Lavora presso un laboratorio di ceramica d’arte a Minturno, tra Napoli e Roma. Si sposta a Gaeta dove comincia una stretta collaborazione con l’artista Totò Sortino con il quale costruirà una forte amicizia, al quale va un rispettoso riconoscimento per avergli innescato l’interesse e la professionalità per l’arte della ceramica. Qui collabora sporadicamente anche con la Richard Ginori di Gaeta, produttiva industria della ceramica .

1972 – Ottiene il primo riconoscimento ufficiale gli viene assegnato il primo premio Città di Scordia, il presidente della commissione, l’artista Santo Marino amico di Sciascia e di Renato Guttuso, nella motivazione del premio scrive: Pippo Sesto, giovane artista si occupa profondamente dei fatti umani e delle lotte della classe operaia. Impegnato nelle attività politico-sociale che collimano con la sua passione artistica, si confronta collaborando con diversi artisti. I temi sono quelli dell’impegno sociale e della denuncia al consumismo; si ricordano le composizioni con le bottiglie di Coca Cola vuote con dentro l’immagine dell’allora presidente degli Stati Uniti d’America Richard Nixon o di opere sulla guerra delVietnam rappresentata in un quadro con un vero filo spinato in rilievo e sullo sfondo una grande sagoma di soldato americano che imbraccia un mitra mentre attraversa un villaggio vietnamita bombardato e bruciato dalle bombe al napalm.

1975 – A Venezia vince un concorso presso la Sovraintendenza ai Beni Culturali e Ambientali . Legato alla sua terra non rimane a lungo nella città lagunare e torna a Scordia ove intensifica la sua attività creativa, presso il suo laboratorio d’arte.

1976 – Realizza una serie di lavori tra cui pannelli in ceramica policroma, in terracotta, ferro e cemento all’interno di un plesso scolastico in Scordia.

Dal 1977 al 1988 – Partecipa a diversi appuntamenti artistici, si occupa di pittura, scultura grafica e ceramica. Realizza numerosi lavori presso scuole, chiese e soprattutto nel cimitero di Scordia ove vi sono allocate numerose opere in ceramica presso sodalizi e cappelle private.

1983 – Viene invitato presso il Centro Sociale Ponte delle Gabelle di Milano a partecipare a una collettiva d’arte, assieme a Arturo Vermi, Agostino Ferrari, Casiraghi e Diligenti, sul tema della felicità. Il critico d’arte Claudio Annarratore del Corriere della Sera, scriverà che le opere del maestro Sesto , emanano una luce mediterranea che abbaglia l’animo dell’osservatore.

Dal 1983 al 1990 – In questi anni tiene dei corsi di ceramica per ragazzi delle scuole elementari, medie e per giovani disoccupati e disagiati, organizzati dalla Comunità Europea, Regione Sicilia e dal Comune di Scordia.

1986 – Gli viene assegnato il primo premio alla decima Biennale della ceramica siciliana per la sezione artisti tenutasi presso il vecchio museo di Caltagirone, al carcere Borbonico. La motivazione del premio assegnatogli, dice quanto segue:” Perché, utilizzando materiali diversi, fusi a bassa temperatura, compenetrati l’uno all’altro, riesce ad ottenere effetti decorativi d’altissimo pregio”.

Dal 1986 al 1996 – Collabora per alcuni anni con la redazione del periodico del Comune di Scordia “Nella Città”. Gli viene affidata un pagina intitolata: “La Vignetta di Pippo Sesto”. Qui vengono rappresentati le sue vignette, che trattano di volta in volta, personaggi e fatti politici.

1998 – Gli Assessorati alla cultura dei Comuni di Scordia e di Caltagirone allestiscono una mostra personale itinerante dell’artista ottenendo numerosi consensi. Il maestro Nino Brancato, docente all’Accademia di

Belle Arti di Catania, scriverà di questa mostra (…)le sculture-ceramiche di Pippo Sesto sono miniature plastico-pittorico che installa come icone bizantine. Il Comune di Castel di Lucio, il paese della Fiumara d’arte voluta dal mecenate Antonio Presti, ospita una personale dell’artista. «-La scelta di questo artista» scrive l’assessore alla cultura «ha origine al virtuosismo e capacità per la lavorazione e decorazione della terra cotta.-»

1999 – Realizza un bassorilievo in terracotta di Ettore Maiorana, che viene allocato presso l’omonimo Liceo Scientifico di Scordia.

2001 – Viene invitato alla quinta rassegna d’arte sacra organizzata dall’Università delle Tre Età di Grammichele e la Provincia Regionale di Catania .

2001 – È presente, con un suo disegno, nel catalogo di una rassegna di mostre didattico-culturale , in occasione del quarantesimo anno della fondazione del Liceo Artistico di Catania.

2010 – A Bracciano, nella piazza del Castello, espone dei disegni a pastello, contro la privatizzazione dell’acqua pubblica.

2010 – Collettiva d’arte presso la sala delle esposizioni del Comune di Scordia, organizzata dalla Regione Sicilia e dallo stesso comune di Scordia per valorizzare l’agrumicoltura siciliana. L’artista con la sua opera, denuncia la profonda crisi che attraversa l’agricoltura e precisamente la coltivazione e l’esportazione degli agrumi, che nel passato sono state fonte di ricchezza per l’economia isolana.

2011 – il Comune di Militello V.C. gli assegna il riconoscimento “Premio Città di Militello Firenze degli Iblei per essersi distinto nel campo della ceramica d’arte.

2014 – Realizza un bassorilievo in ceramica policroma nella chiesa di S. Giuseppe in Scordia. L’opera posta sull’altare dell’abside è un bassorilievo ceramico policromo che rappresenta il tema dell’agnello sacrificale.

2015 – Viene invitato a Caltagirone alla 20 Biennale della “Ceramica Siciliana e dell’Architettura” ove espone due opere rimaste al Museo della città. Nella stessa mostra, in un’altra sezione vengono esposte tutte le opere dei vincitori nella storia della Biennale, tra cui tre del Maestro Sesto.

2015- A Erpent vicino la cittadina belga di Namur in occasione della Journées Portes Ouvertes des Artisans, espone presso l’Atelier Des Encadreuses grazie alla collaborazione con Catherine Latiers, proprietaria del laboratorio artigianale. Nella presentazione della mostra, la professoressa Alessandra Ingarao scrive:
(…)Pippo Sesto figlio dell’Etna e della dea Demetra le sue sculture evocano la vita e la more, la luce e l’oscurità, il femminile e il maschile. Un gioco dialettico di opposizioni ove la ceramica rivela le caratteristiche divine e spirituale della nature.

2016 – Mostra collettiva presso la sala delle esposizioni del Comune di Scordia. Una mostra che evidenzia il “Dilemma degli elementi mutabili ed immutabili”, ove le opere esposte trattano i quattro elementi viventi, Terra, Acqua, Aria e Fuoco, interagiscono dando l’energia vitale all’universo.

2017- Viene invitato ad una collettiva di cinque artisti, presso il museo archeologico di Anzio (Roma). Qui il moderno viene affiancato all’arcaico come continuità e metamorfosi dell’arte, il museo di arte antica si propone, infatti, di esporre ed integrare artefatti formalmente estranei al suo contesto archeologico.

2017 – dal 20 al 28 settembre collettiva d’arte del gruppo “Imprint” di Catania di cui è tra i fondatori . La mostra è organizzata dal Comune di Niscemi e dalla Pro-Loco. Intitolata “Polvere d’acqua”, racconta come l’amore vince sulla morte e che unisce nel bene non solo i vivi ma anche i morti di ogni tempo.

 2017- dal 5 al 8 Settembre rassegna d’arte contemporanea “Gela Arte”

2017-  dal16 al 24 settembre presso il palazzo ducale di Gela, collettiva del gruppo “Imprint”. Pippo Sesto è presente con le sue ceramiche tridimensionale
La mostra è intitolata “Il fiore della vita ” ed è organizzata dal Comune di Gela.

 2018- dal 17 al 24 febbraio il comune di Acireale organizza presso i suoi locali una collettiva del gruppo “Imprint” le sue opere sono presenti e raccontano come gli incubi della vita dell’uomo si possono trasformare in gioia di vivere.

2018-  dal 06 al 18 giugno ha partecipato ad una collettiva d’arte galleria civica G. Giufrida di Misterbianco.

2018 – KA(L)OS dal disordine della materia al bello.
A Caltagirone vengono esposte le opere di Pippo Sesto e Santina Grimaldi e vengono spiegate così da Giuseppe Cassarino: “L’agognata ricerca di equilibrio, l’inappagato desiderio di raggiungere un’ideale terra promessa e del ricostruirsi di un ordine accomunano i due artisti e le loro opere che risultano in sintonia non solo per la materia utilizzata, ma anche dalla rassicurante e salvifica che il bello, il Kalòs dei greci, sia indispensabile antidoto al Kaos, regno del primordiale incontrollabile disordine della materia.

2019 –  Da Settembre a Ottobre, nella piazza di Niscemi, il gruppo ” Imprint” di Catania espone dieci grandi istallazioni. Pippo Sesto è presente con otto sculture che in un unicum compositivo lo spazio vuoto si trasforma in materia vivente.

2019 –  A novembre nella città di Caltagirone Pippo Sesto espone ad una mostra internazionale organizzata dalla casa editrice “Il Garufi Arte” di Militello V.C. intitolata: “Un Bellissimo Novembre”.
Scultura, pittura, grafica, ceramica e fotografia, danno lungo a uno spazio espositivo di grande prestigio artistico

P.S. Quanto sopra descritto, non vuole essere mera cronaca della mia attività artistica ma anche la testimonianza del mio impegno sociale e politico. Vivo con il continuo, assiduo e sempre presente desiderio e voglia di fare arte. Tutte le mie attività relazionali, politica, culturale, sociale, lavorative, ecc…) sono state cosparse dall’ essenza profumata dell’arte. Non sono stati grandi eventi e non mi ritengo un grande artista ma sicuramente un uomo la cui vita è stata vissuta e la vivo all’insegna dell’arte. Vivo ed opero a Scordia piccolo paese del profondo sud, in Sicilia, all’ombra del grande vulcano Etna o “Muncibeddu” come lo chiamarono gli arabi durante la loro “permanenza” nell’isola. Vivo con la voglia ma anche l’ istinto naturale di fare arte.